Canali Straordinari, organi regolari e il “progetto” della nostra vita

In Medicina Cinese si dice che “il Sangue di Fegato genera il Qi di Cuore”, frase che può essere letta in molti modi e a differenti livelli. Il Sangue di Fegato rappresenta a livello spirituale la realtà che noi creiamo e viviamo sulla base dei nostri desideri, delle nostre passioni e aspirazioni. Mettiamo il nostro sangue, la nostra energia e la nostra materia, in determinate cose piuttosto che in altre: mettiamo il nostro sangue nel fare carriera o per diventare famosi o per fare dei figli o per divertirci quanto più ci è possibile. Dirigiamo il nostro sangue, sede delle emozioni, verso ciò che “anima” la nostra vita. Questo è il sangue del Fegato. Al Fegato è associata la creatività e in questo senso noi creiamo la realtà che viviamo in base alle scelte che compiamo (e anche alle scelte che non compiamo).
Quando diciamo desideri, passioni e aspirazioni è facile dar luogo a fraintendimenti. Desideri, passioni e aspirazioni non sono solo, e nemmeno principalmente, quello di cui siamo consapevoli di volere e desiderare. Il Fegato si fa carico del destino che la vita ci ha assegnato e si impegna a svolgerlo; e spesso questo destino non è quello che, ad un altro livello, noi “desidereremmo” vivere. Ad esempio potremmo “desiderare” di fare molti figli, ma la vita non ci porta ad averne, potremmo “desiderare” di passare la vita a suonare il liuto, ma il destino ci fa avere 3 o 4 figli, potremmo “desiderare” di stare quieti e tranquilli in un posto e la vita ci porta a viaggiare per il mondo la maggior parte del tempo. Spesso ci rendiamo conto che i nostri desideri non sono davvero quello che la nostra Anima desidera portare a compimento. Spesso desideriamo cose che ci facciano stare bene e senza conflitti, ma la vita è conflitto e ci richiede di confrontarci con delle sfide; sfide che a volte accettiamo e a volte no.
Il Fegato a livello spirituale rappresenta la nostra capacità di prendere in mano le sfide che la vita ci propone e di “mettere il nostro sangue”, le nostre risorse, nel portarle a compimento.
Ad un livello molto sottile quindi il Fegato rappresenta anche la nostra capacità di vedere davvero quello che il destino ci richiede e strutturarci “creativamente” per viverlo. E ciò che sostiene il Fegato in questo è il Rene Yin, la base materiale che ci fa sentire che possiamo farcela, che abbiamo le risorse per le sfide che la vita ci propone. Ecco il Rene Yin che genera il Sangue di Fegato. Ma anche se sentiamo questo supporto, questo sostegno da parte dei Reni, non è detto che si riesca a confrontarci con queste sfide.
Infatti il Fegato “offre” queste sfide al Cuore (ecco il sangue di Fegato che genera il Qi di Cuore) che può accettarle o meno, che può decidere di avere il coraggio di viverle e risolverle, oppure preferire di metterle da parte, di rinviarle o in certi casi anche di negarle.
Fegato e Cuore sono diversamente coinvolti nella nostra capacità di confrontarci con le sfide della vita. Il Fegato richiede la capacità di “vedere” (il Fegato associato agli occhi, alla vista e alla visione) quello che davvero il destino ci richiede, che spesso è coperto da “falsi” desideri e passioni. Il Cuore richiede la capacità di osare e di superare le sfide della vita.
I falsi desideri e passioni del Fegato possono anche essere molto “spirituali”. Ad esempio sento che la mia aspirazione è di ritirarmi dalla vita, di essere semplice e non avere conflitti con le persone; vedo davanti a me l’eremo e la vita monacale. Naturalmente è possibile che questo sia il mio destino e che le sfide della mia vita riguardino la solitudine e la contemplazione. Ma può anche essere che tutto questo sia soltanto una via di fuga rispetto al confrontarsi con le reali sfide della mia vita. Sentendomi incapace di gestire il danaro voglio evitare il danaro, sentendomi in difficoltà con le relazioni aspiro ad una vita solitaria, temendo successo e fallimento cerco di non apparire. Non è mai facile capire a cosa siamo davvero “chiamati” in questa vita, quale è la nostra vera “vocazione”. E il Fegato svolge un ruolo importante nel riuscire a capire e accettare tutto questo e anche nello strutturarci per poterlo vivere.
Il Cuore poi si fa carico di queste sfide, si impegna ad agirle, a vivere e a superarle ed è supportato in questo dal fatto che, come sede del piccolo Shen, sa che questo è ciò a cui siamo chiamati. Ma il Cuore ha anche voglia di andare oltre le sfide che la vita ci propone, ha voglia di risolverle per liberarcene. Potremmo dire che in questo senso il Fegato struttura e il Cuore destruttura; il Fegato fa progetti e li avvia e il Cuore li porta a compimento; il Cuore vive ciò che il Fegato gli propone e quindi se ne libera. Questa è la capacità del Cuore di restare libero e “vuoto”.
Ma anche nel Fegato abbiamo questa aspirazione ad andare oltre; perché il Fegato ha una duplice funzione, da un lato attraverso il suo Sangue crea, costruisce, ma dall’altro grazie al libero fluire del Qi non si attacca alle sue creazioni, ma va oltre. Questo è espresso molto dal decorso del Canale Principale di Fegato, ultimo dei 12, associato al compimento e attraverso il ramo che si porta alla sommità della testa al fatto di liberarci delle cose dopo averle liberate.
Quando il Cuore sente di non farcela, quando sente che “tutto e troppo”, ecco attivarsi il Ministro del Cuore che cerca di mediare, di rinviare, di gestire le situazioni che paiono insostenibili. Il Ministro del Cuore crea delle deviazioni rispetto al flusso principale per consentirci di prendere tempo, di non essere sopraffatti dagli eventi che ci appaiono ingestibili e ingovernabili. Il Ministro del Cuore è l’amico da cui andiamo quando ci sentiamo disperati perché lei ci ha lasciato e ci da conforto e non sta a dirci tutte le nostre colpe e difetti che hanno portato alla situazione in cui ci troviamo; ci consola e supporta, ci dice che noi andiamo bene così, ci aiuta a sopravvivere; non proprio mentendo, ma sicuramente occultando ciò che sarebbe per noi insostenibile, riproponendocelo poi eventualmente in un momento successivo in cui ci sentiamo meno disperati e in cui potremo allora confrontarci con la realtà completa degli eventi.
Può anche accadere però che proprio il Cuore non se la senta di confrontarsi con certe sfide, ed ecco allora entrare in gioco la Milza che ci porta a ripetere le esperienze, a volte anche a fermarci ossessivamente sulle cose non risolte, ma di questo parleremo forse in altra occasione.
Abbiamo così visto Rene, Fegato, Cuore e Milza, manca solo il Polmone. Il Polmone è quello che fornisce la spinta iniziale, la voglia di incarnarsi per poter vivere il nostro destino. E’ il Qi (cosmico in questo caso) di Polmone che scende nei Reni per dar luogo alla vita.
E in tutto questo percorso abbiamo poi delle strutture che gestiscono le nostre risorse iniziali durante la gravidanza e che supportano e sostengono poi tutti gli organi sopra visti durante la nostra vita. Queste strutture sono gli 8 Canali Straordinari, l’impalcatura energetica, fisica e psichica che ci da supporto nell’affrontare le tempeste della vita, ma anche nell’aiutarci a volte a capire meglio quale sia davvero il nostro destino, il senso del cammino che stiamo compiendo e che periodicamente ci sfugge generando quelle che comunemente vengono chiamate le crisi esistenziali. Sono periodi in cui ciò che prima funzionava non funziona più, ciò che ci interessava non ci interessa più, ciò che prima dava un senso alla nostra vita non lo dà più. Sono momenti in cui abbiamo bisogno di attingere a “risorse straordinarie” che aiutino e sostengano gli organi e i canali ordinari nello svolgimento delle loro funzioni. Ecco i Canali Straordinari come guida, ma anche come stimolo ad essere pienamente in contatto con ciò che davvero siamo e che siamo chiamati a vivere.