Dall’Inverno alla Primavera, dalla luna al sole


SoleLunaDurante le notti lunghe e buie dell’inverno abbiamo coltivato un’energia molto Yin, che assorbiamo dalle nuvole del cielo, dall’oscurità e dal freddo. E’ un’energia molto nutriente e densa, è l’essenza, il germe della vita stessa. Nella visione taoista è la Luna a racchiudere questa energia nella sua luce blu e fredda, simbolo del Metallo; energia che poi diffonde sulla Terra. La luce blu del Metallo si incontra poi con l’oscurità nera dell’Acqua per portarvi luce, come possiamo ammirare in una notte di luna piena al mare o al lago. Abbiamo con altri termini il Qi del Polmone che discende nei Reni, abbiamo il concepimento, abbiamo l’inizio della vita; abbiamo il passaggio dall’Inverno alla Primavera.

Questa energia, che può essere assorbita in particolare a partire dal punto fra le sopracciglia (Yin Tang), scende poi verso il nostro bacino, verso i Reni; verso la zona che è associata al Dan Dien inferiore, al magazzino delle nostre risorse vitali. In termini più medici possiamo dire che è l’energia del Rene Yin che rappresenta la potenza di una massa che attende il movimento per potersi esprimere, viene accesa dalla “fiamma pilota” di questa luce blu, attivando così il Rene Yang. La luce blu inizia allora a diventare rossa; la luna cede al sole.

Passato il solstizio d’inverno, lo Yang inizia ad espandersi, con la luce del sole che inizia a riscaldare sempre più, con le giornate che si allungano, con la voglia di vivere e agire che si espande e cresce. Il Metallo ha generato l’Acqua, che ora genera il Legno, per poter poi portare alla pienezza del Fuoco.

L’attivazione del Fuoco, il passaggio dalla luce blu alla luce rossa, rappresenta anche l’attivazione delle nostre passioni e, nella natura, l’inizio del primo sottile germogliare, poiché anche la natura, dagli animali al singolo fiore, ha come l’essere umano un destino da compiere, una natura da esprimere e realizzare, delle mete da conseguire.

L’accessione di questo Fuoco è anche l’attivazione della nostra individualità che si esprime attraverso i nostri desideri e gli obbiettivi che ci diamo per il nuovo anno, la voglia di cambiare per poter crescere. E’ anche il Fuoco che brucia il vecchio per dar spazio al nuovo. Questo Fuoco, questo nuovo inizio, è creatività, espressione delle nostre possibilità. Dall’oscurità nasce la luce; e la luce è anche la ricerca di qualcosa, di un significato. Portar luce vuol dire vedere quello che c’è, ma anche voler creare quello che ancora non c’è e che vorremmo. E nel Fuoco abbiamo quindi creazione ma anche distruzione: dobbiamo bruciare il vecchio per creare il nuovo. E spesso il Fuoco può divenire incontrollabile e non distruggere solo il vecchio ma anche il nuovo; l’energia creatrice può allora divenire distruttiva ed aver bisogno di qualcosa che la temperi e contenga. La luce che illumina può anche accecare; ma questo accadrà solo quando il Fuoco sarà cresciuto acquistando volume e potenza. Con l’inizio dell’anno, con il movimento verso lo Yang, possiamo coltivare il crescere di questa luce, l’espandersi di questa voglia di creare dando vita alle nostre aspirazioni, passioni e desideri, nutrendo il tenero germoglio che spunta dalla terra ancora fredda per nutrirsi di luce e di sole, per consentirci di esprimere quello che ancora non siamo stati capaci di esprimere, per risolvere quello che ancora non abbiamo risolto, per far fiorire ciò che finora avevamo tenuto nascosto agli altri e forse perfino a noi stessi.

La fredda luce blu lunare ha attivato il mare oscuro della nostra essenza che inizia ora a germogliare nel timido ma potente sole del nuovo anno.