Polmone: Tristezza e cordoglio – Pietà

Con la Milza e la sua virtù (il rispetto degli altri) avevamo visto come la riflessione possa e debba portarci ad aprirci al mondo che ci circonda e alla nostra capacità di muoverci al suo interno.

Muovendoci nel mondo ci rendiamo però conto che non è perfetto, che è dominato da quel conflitto che è intrinseco al processo di esistere, e allora ci possiamo sentire tristi e depressi, abbiamo un senso generale di lutto e cordoglio, perché non troviamo nel mondo la bellezza e la pace che avremmo voluto. Il Polmone, che come sua funzione avrebbe quella di aprirci al mondo muovendo il nostro Qi, si chiude invece in sé in una riflessione che si centra però, a differenza di quella della Milza, solo su di noi, una introspezione che può divenire introversione. Sentiamo un senso di lutto per il mondo, sentiamo che qualcosa è morto. Sono morte le nostre aspettative che la vita fosse o andasse in un certo modo, è morto qualcosa in noi e non riusciamo a farcene una ragione.

La riflessione della Milza con la sua attenta osservazione del mondo ci porta a confrontarci con cose che non ci piacciono, non solo del mondo ma anche e soprattutto di noi. Il confronto con il mondo fa emergere aspetti della nostra personalità che non ci piacciono e il Polmone ci invita a guardarli, a non fuggire da loro. Forse scopriamo di essere violenti e collerici, forse di essere paurosi, forse di essere inclini al compromesso e a cedere di fronte a chi è più forte di noi. Guardiamo dentro di noi e quello che troviamo non ci piace. Il Polmone è anche senso del giudizio, capacità di valutare le cose per quello che sono; ma quando diventa esagerato porta a farci sentire totalmente inadeguati, vorremmo allora sparire, non esistere. Ci guardiamo dentro ma senza quell’amorevolezza che è necessaria per potersi confrontare con quello che troviamo in noi e che non ci piace. Il senso del giudizio, tipico del Polmone, domina su tutto e non perdona nulla. E poi guardiamo al mondo fuori e poiché lo guardiamo con gli stessi occhi con cui guardiamo dentro di noi, anch’esso appare senza senso e totalmente sbagliato. Dobbiamo allora riuscire a mettere da parte il giudizio dopo che l’abbiamo esercitato. Dobbiamo riuscire ad amare quello che siamo dopo aver visto quello che non va bene in quello che siamo, perché solo questo ci può consentire di cambiare davvero quello che siamo. Non ci può essere cambiamento senza amore; non potremo cambiare ciò che siamo se non ci amiamo, nel senso di ritenerci qualcosa di importante e prezioso. E gli occhi con cui guardiamo in noi sono anche gli occhi con cui guardiamo al mondo.

E riuscendo a portare questo sguardo di amore in noi e negli altri ecco che ci troviamo a coltivare la virtù del Polmone, la Pietà. Il termine occidentale di pietà ha in realtà diversi significati, dalla  pietas latina, che è soprattutto devozione religiosa e verso la famiglia, al concetto cristiano di Pietà più associato all’idea della compassione per il dolore, o anche ad un senso negativo (“far pietà o pena).

Nel modo in cui lo andiamo a leggere qui, Pietà è comprensione profonda della condizione umana, anzi universale, che è di un conflitto che nasce dal giudizio, e di capacità di superare questo giudizio.

Il Polmone, Metallo, si muove nel mondo e quello che trova è una pietra ruvida e oscura, molto pesante, che spesso non ci piace. E’ una pietra che ha bisogno di essere ripulita, levigata e raffinata. E noi abbiamo degli strumenti per levigarla: le nostre risorse, il nostro Jing, l’Acqua. E lavorando su questo, togliendo le incrostazioni senza perderci d’animo, conservando questo senso di pietà, di apertura del nostro Qi verso il mondo e verso noi stessi, ecco che gradualmente ci rendiamo conto che questa pietra contiene qualcosa di prezioso che noi possiamo portare nel mondo per farlo fiorire, brillare. La nostra vita allora ha una direzione e una meta (Legno). Scopriamo di avere un gioiello prezioso, e che questo gioiello ha bisogno però del Fuoco del nostro Cuore, della nostra passione, della nostra rettitudine, per poter essere modellato. E modellandolo ecco che assume una forma via via più definita (Terra) che noi possiamo offrire al mondo per portarvi luce.