La notte buia dell’Anima

19_6-06-15 copiaSpesso quando pensiamo ad un momento di evoluzione personale, o di crescita spirituale se preferite, lo pensiamo come un momento di luminosità e di pace. Ma la realtà è spesso molto diversa da questa immagine.

Spesso avere il coraggio, od essere costretti da circostanze esterne, a confrontarci con un qualche nodo della nostra vita, con un tema della nostra esistenza, non porta luce e calore, porta oscurità e freddo.

Il processo di consapevolezza è un processo che allarga la nostra visione del mondo e di noi stessi; e il motivo per cui spesso non allarghiamo questa consapevolezza, è che siamo terrorizzati da quello che possiamo trovare e vedere. Aprirsi ad una nuova consapevolezza vuol dire entrare più profondamente in contatto con la sofferenza del mondo e la nostra, e a volte fatichiamo a reggere l’impatto con tutto questo.

Molto spesso entrando in contatto con il nostro sentire, ci sensibilizziamo maggiormente anche al sentire gli altri e possiamo allora percepire, al di là della facciata di relazione con il mondo che ognuno pone, la sottostante condizione: il dolore insanabile per la perdita di un figlio, un senso di fallimento rispetto alla propria esistenza, la miseria fisica e a volte emotiva di certe persone. Sentire di più vuol dire anche questo; e allora la nostra Anima è come smarrita. Eravamo faticosamente riusciti a trovare un senso in noi stessi, e nel mondo, per quello che eravamo riusciti a vedere di noi e del mondo ed ora questo equilibrio è distrutto dalle nuove rivelazioni. Entriamo nella notte buia dell’Anima, dove fa freddo e ci si sente persi perché le guide che avevamo avuto fino a quel momento non funzionano più, non riescono a spiegare la realtà espansa con cui siamo in contatto. E’ un momento di crescita, ma a volte anche di disperazione o perlomeno di totale smarrimento. Il mondo ci appare come una giornata autunnale con il cielo coperto e plumbeo, senza più sole; e se guardiamo dentro di noi ci pare di essere ancora peggio.

Tutte le tradizioni religiose, anche se con termini diversi, parlano di questa notte buia dell’Anima.

Nel Taoismo è vista appunto come un momento di espansione della nostra consapevolezza che richiede di attivare in noi strutture e capacità diverse da quelle che avevamo utilizzato fino a quel momento. Dobbiamo trovare la luce nell’oscurità, dobbiamo sapere di avere dentro di noi le risorse per l’espansa comprensione dell’Universo che la vita ci offre. Dobbiamo andare oltre il nostro freddo per trovare una nuova fonte di calore. Allora dall’oscurità torna a brillare l’Anima e brilla di una luce che prima non aveva, e spesso questo viene percepito da chi è vicino: gli occhi hanno una luce che prima non avevano, il corpo si muove in un modo diverso, la voce è cambiata. Si scopre di attrarre persone diverse o le stesse persone in modo diverso, si scopre che l’oscurità ci ha portato verso la luce, si scopre che la paura è diventata coraggio, la collera compassione, la tristezza sensibilità profonda. Allora davvero è nato qualcosa di nuovo, allora una stella cometa brilla nel Cielo e indica la strada ai Re Magi; allora diventiamo davvero dei Re della nostra vita e dei Maghi, allora un nuovo anno può avere inizio.

Buon Natale e Anno Nuovo a tutti!

Franco