Liberare le emozioni

Le emozioni nella visione Taoista

Le emozioni nella visione taoista costituiscono il campo di coltivazione dell’Anima. Vivere vuol dire fare esperienza e ogni esperienza porta a provare delle emozioni.Un tramonto in riva al mare, una giornata uggiosa di pioggia, una discussione con un amico, una riunione di lavoro, una gita in montagna, generano in noi emozioni. Al punto che possiamo dire che vivere e provare emozioni sono la stessa cosa.

Osservando le emozioni che la nostra relazione con il mondo produce, possiamo imparare qualcosa di noi stessi. Ognuno di noi, costituzionalmente, è più portato verso l’uso di certe emozioni piuttosto che di altre, per vivere la propria vita. Alcuni tendono ad arrabbiarsi facilmente, o sono inclini alla tristezza; altri sono ansiosi e preoccupati, altri ancora si muovono con estremo timore. Riuscire a comprendere le nostre risposte emotive agli eventi è un modo per riuscire a capire qualcosa di noi stessi e chiederci anche perché reagiamo con una certa modalità emotiva di fronte a certe situazioni: perché ci ritraiamo di fronte alle difficoltà o perché le affrontiamo aggredendo; perché tendiamo a riflettere molto prima di agire o perché siamo estremamente impulsivi.

Inoltre, talvolta, le emozioni che sentiamo in noi ci spaventano. Abbiamo paura di esprimere le emozioni che proviamo perché le giudichiamo non opportune e appropriate o perché siamo stati condizionati dalla società in cui viviamo a considerarle tali; o anche perché siamo preoccupati dalla loro potenza.

Le emozioni sono un’espressione di ciò che “anima” la nostra vita, delle passioni che abbiamo nel Cuore e che danno un senso alla nostra esistenza. Quello che abbiamo nel Cuore si manifesta attraverso le emozioni che esprimiamo, e quindi esprimere i propri sentimenti è un aspetto fondamentale della crescita individuale.

Le passioni che animano la nostra vita sono altrettante “frecce al nostro arco”, che dobbiamo saper tendere al punto giusto (non troppo, ma nemmeno troppo poco), per poter centrare gli obiettivi della nostra vita. E’ importante che impariamo a liberare le nostre passioni, ad esprimerle attraverso le nostre emozioni; ma è altrettanto importante che riusciamo a fare questo in modo controllato, esattamente come un arciere abile sa controllare potenza e direzione del suo tiro.

Esprimere le emozioni libera il nostro Cuore dal loro peso, perché la natura di un’emozione è di potersi esprimere. E nel momento in cui liberiamo una nostra passione, una nostra emozione, ecco che sentiamo un alleggerirsi della vita, sentiamo che qualcosa che doveva compiersi si è compiuto. Non sempre questo avviene in modo armonioso, non sempre siamo convinti di esserci espressi nel modo giusto, non sempre sentiamo di aver fatto la cosa giusta nel modo giusto; ma comunque abbiamo avviato un processo vitale di cambiamento. E, come per l’arciere, quanto più ci addestriamo a scoccare le nostre frecce, quanto più ci abituiamo ad esprimere le nostre emozioni, tanto più diventiamo abili nella capacità di controllarle e dirigerle con precisione e senza fare danni.

Esprimendo le nostre emozioni possiamo vivere le passioni che vi stanno dietro, e vivendo queste passioni le realizziamo, le portiamo a compimento, consentiamo il completamento di un processo; e grazie a questo, alla fineriusciamo a “liberarci di quella passione”: avendola vissuta fino in fondo possiamo deporla per andare oltre. Avendo liberato le nostra passioni, ci siamo liberati delle passioni. E spesso il segno evidente che tale processo si è compiuto è la percezione di un senso di pace in noi; senso di pace che viene percepito anche da chi ci sta attorno. Non è una pace che esclude le emozioni, ma che riesce a vederle scorrere senza farci travolgere, come quando siamo sul fiume e guardiamo l’acqua che scorre: a volte è impetuosa fino a far quasi paura, a volte indugia fin quasi a ristagnare, altre ancora sembra non sapere bene dove andare. Ma se la nostra barca è solida, sappiamo che senz’altro ci porterà fino al mare.

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